Obiettivo finale: lavorare per l’eliminazione delle armi nucleari.
Diversi sono i passati eventi che vengono in aiuto a questo proposito, segno di un approccio decisamente differente da quanto nel passato era soggetto – motivazioni militari o di equilibrio strategico – nei colloqui sul disarmo tra le Grandi Potenze. la Risoluzione ricorda la Conferenza di Oslo del marzo 2013, i Comitati preparatori del 2012 e 2013 per la Conferenza di Revisione del trattato di non proliferazione nucleare del 2015, nonché l’azione intrapresa dalle Nazioni Unite per la creazione dell’Open Ended Working Group (OEWG) sul proseguimento dei negoziati multilaterali sul disarmo nucleare, oltre ai diversi eventi e iniziative che sono via via intraprese a livello multilaterale, bilaterale e nazionale.
E molta strada rimane ancora da fare, per una sempre maggiore sensibilizzazione a tutti i livelli sulle catastrofiche conseguenze – umanitarie e di sopravvivenza ambientale – verrebbero scatenate da un conflitto nucleare anche limitato. E’ per questo motivo quindi che viene richiesto alle Società nazionali il massimo sforzo per coinvolgere governi, operatori sanitari, comunità scientifiche, associazioni impegnate sui temi del disarmo, oltre che gli stessi cittadini. La posta in gioco è estremamente importante.
Nota: Qui sotto i testi della Risoluzione (originale in inglese e traduzione in italiano)