Tutte le firme del Trattato

Alle Nazioni Unite, dopo l’approvazione del Trattato per la messa al bando delle armi nucleari. In una raccolta di immagini ecco il momento della firma o della ratifica, a partire dal 20 settembre 2017, da parte dei Presidenti o dei Rappresentanti diplomatici dei vari Stati che hanno aderito al Nuclear Ban Treaty.


(fonte: Tim Wright)


Note:

  • A questo link la presentazione originale, che verrà via via aggiornata man mano che nuove firme si aggiungeranno.
  • Se vi sono problemi nella visualizzazione, è possibile scaricare direttamente la presentazione in Powerpoint.

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Adesso siamo a dieci

Il 17 maggio scorso un’altra Nazione ha aggiunto la sua firma per la ratifica del Trattato per la proibizione delle armi nucleari. E’ il Vietnam che fa arrivare a 10 il numero degli Stati che confermano col loro voto il loro impegno per rendere legale il Trattato secondo il Diritto internazionale.

 

Qui un riepilogo aggiornato:

  • Nazioni che hanno partecipato ai negoziati: 135
  • Nazioni favorevoli al Trattato: 122
  • Nazioni a tutt’oggi firmatarie del Trattato: 58
  • Nazioni a tutt’oggi che lo hanno ratificato: 10
(fonte: ICAN)

Certamente siamo ancora lontani dal traguardo ma nonostante il boicottaggio dei Nuclear States nuove firme si aggiungeranno via via. Sicuramente cresce nel mondo la percezione della catastrofe insita nel possibile futuro uso dell’atomica. Le ragioni della deterrenza ancora sottolineata da diversi Stati come indispensabile per la propria sicurezza diventano a questo punto assolutamente inverosimili.


Dal sito di ICAN:

 


 

Risoluzione dell’Associazione Medica Mondiale (WMA) per il BAN Treaty

The World Medical AssociationIl Summit della World Medical Association tenuto l’aprile scorso a Riga in Lituania ha prodotto una Risoluzione che conferma la profonda preoccupazione dell’intera classe medica mondiale, riguardo la minaccia nucleare sempre crescente nonostante l’approvazione alle Nazioni Unite del Nuclear Ban Treaty.

Qui il testo integrale (vedi https://www.wma.net/policies-post/council-resolution-on-the-prohibition-of-nuclear-weapons/)


WMA COUNCIL RESOLUTION ON THE PROHIBITION OF NUCLEAR WEAPONS


Adopted by the 209th Session of the Council, Riga,  April 2018
The duties of physicians are to preserve life and safeguard the health of the patient and to dedicate themselves to the service of humanity.
Concerned about current global discussions on nuclear proliferation and given the catastrophic consequences of these weapons on human health and the environment, the World Medical Association (WMA) and its Constituent Members consider that they have a responsibility to work for the elimination of nuclear weapons worldwide.
The WMA is deeply concerned by plans to retain indefinitely and modernize nuclear arsenals; the absence of progress in nuclear disarmament by nuclear-armed states; and the growing threat of nuclear war.
The WMA welcomes the Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons, and joins with others in the international community, including the Red Cross and Red Crescent movement, International Physicians for the Prevention of Nuclear War, the International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, and a large majority of UN member states. Consistent with our mission as physicians, the WMA calls on all states to promptly sign, ratify or accede to, and faithfully implement the Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons;
Emphasizing the devastating long-term health consequences, the WMA and its Constituent Members urge governments to work immediately to prohibit and eliminate nuclear weapons.

Vedi anche: PHYSICIAN LEADERS URGE ALL STATES TO SIGN NUCLEAR WEAPONS TREATY


 

Dichiarazione di Panmunjom per la pace, la prosperità e l’unificazione della Penisola Coreana

(Tradotto da: Pressenza - International Press Agency)
By Map_of_korea.png: User:Yonghokim - derivative work: Valentim (talk) - Map_of_korea.png, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12014779

Durante questo periodo importante di trasformazione storica nella Penisola Coreana, riflettendo sulla durevole aspirazione del popolo coreano alla pace, la prosperità e l’unificazione, il presidente Moon Jae-in della Repubblica di Corea e il presidente della Commissione affari statali della Repubblica democratica popolare di Corea Kim Jong Un hanno tenuto un Summit inter-coreano presso la ‘Casa della pace’ a Panmunjom il 27 aprile 2018.

I due leader hanno solennemente dichiarato di fronte a 80 milioni di coreani e al mondo intero che non vi sarà più guerra nella Penisola Coreana e che è iniziata una nuova era di pace.

I due leader, condividendo il fermo impegno a portare a una rapida fine il retaggio della Guerra Fredda della permanente divisione e del conflitto, per affrontare con audacia una nuova era di riconciliazione nazionale, pace e prosperità e per migliorare e coltivare le relazioni inter-coreane in una maniera più attiva, dichiarano in questo storico sito di Panmunjom quanto segue:

1.

  1. La Corea del Sud e del Nord ristabiliranno le relazioni di sangue del popolo e porteranno avanti la futura co-prosperità e unificazione guidata dai coreani facilitando un avanzamento complessivo e innovativo delle relazioni inter-coreane. Migliorare e coltivare le relazioni inter-coreane è il desiderio prevalente dell’intera nazione e la richiesta urgente dei tempi, che non può essere rimandata ulteriormente. La Corea del Sud e del Nord hanno affermato il principio che determineranno il destino della nazione coreana di comune accordo e hanno concordato di portare avanti questo momento per il miglioramento delle relazioni inter-coreane con una piena realizzazione di tutti gli accordi esistenti e le dichiarazioni adottate tra le due parti finora.
  2. La Corea del Sud e del Nord hanno concordato di tenere dialoghi e negoziati in vari campi, compreso quelli ad alto livello, e di prendere misure attive per la realizzazione degli accordi raggiunti al Summit.
  3. La Corea del Sud e del Nord hanno concordato di aprire un ufficio di collegamento congiunto con rappresentanti residenti sui due lati della regione di Gaesong per realizzare strette consultazioni tra le autorità e per migliori scambi e cooperazione tra i popoli.
  4. La Corea del Sud e del Nord hanno concordato d’incoraggiare una più attiva cooperazione, scambi, visite e contatti a tutti livelli per rinvigorire il senso di riconciliazione nazionale e di unità. Tra Nord e Sud le due parti incoraggeranno l’atmosfera d’amicizia e cooperazione realizzando attivamente vari eventi congiunti in date che hanno uno speciale significato per entrambi, Corea del Sud e del Nord, come il 15 giugno, in cui saranno coinvolti partecipanti a tutti i livelli, compresi i governi centrali e locali, i parlamenti, i partiti politici e le organizzazioni della società civile. Sul fronte internazionale, le due parti concordano di dimostrare la loro saggezza, talenti e solidarietà collettivi, partecipando congiuntamente agli eventi sportivi internazionali come i Giochi asiatici del 2018.
  5. La Corea del Sud e del Nord hanno concordato d’impegnarsi a risolvere rapidamente le questioni umanitarie risultate dalla divisione della nazione e hanno convocato una riunione inter-coreana della Croce rossa perché discuta e risolva varie questioni, compreso il ricongiungimento delle famiglie separate. In questo senso Corea del Sud e del Nord hanno concordato di procedere con programmi di ricongiungimento per le famiglie separate in occasione del Giorno della liberazione nazionale del 15 agosto quest’anno.La Corea del Sud e del Nord hanno convenuto di realizzare i progetti precedentemente concordati nella Dichiarazione del 4 ottobre 2007 per promuovere una crescita economica bilanciata e la co-prosperità della nazione. Come primo passo, le due parti hanno concordato di adottare passi pratici verso la connessione e la modernizzazione delle ferrovie e delle strade sul corridoio di trasporto est e tra Seoul e Sunuiju per il loro utilizzo.

2.

  1. La Corea del Sud e del Nord faranno sforzi congiunti per alleviare l’acuta tensione militare ed eliminare praticamente il pericolo della guerra nella Penisola Coreana.
  2. La Corea del Sud e del Nord hanno concordato di cessare completamente ogni atto ostile l’una contro l’altra in ogni area – terra, aria e mare –  che costituisce la fonte di tensione militare e conflitto. In questo senso, le due parti hanno concordato di trasformare la zona smilitarizzata in una zona di pace in un senso genuino, cessando dal 1° maggio di quest’anno tutti gli atti ostili ed eliminando i loro mezzi, a partire dalle trasmissioni via altoparlanti e la distribuzione di volantini, nelle aree lungo la linea di demarcazione militare.
  3. La Corea del Sud e del Nord hanno concordato di mettere in campo uno schema pratico per trasformare le aree attorno alla Linea marittima nel Mar occidentale in una zona marittima di pace per prevenire scontri militari accidentali e garantire attività sicure di pesca.
  4. La Corea del Sud e del Nord hanno concordato di adottare varie misure militari per garantirsi a vicenda cooperazione, scambi, visite e contatti. Le due parti hanno concordato di avere frequenti incontri tra autorità militari, a partire dalle Riunione di Ministri della Difesa, per discutere immediatamente e risolvere le questioni militari che emergano tra loro. A questo riguardo, le due parti hanno concordato di convocare colloqui a livello di generali a maggio.

3.

La Corea del Sud e del Nord coopereranno attivamente per stabilire un permanente e solido regime di pace nella Penisola Coreana. Porre fine all’innaturale attuale stato di armistizio e stabilire un robusto regime di pace nella Penisola coreana è una missione storica che non deve essere rimandata ulteriormente.

  1. La Corea del Sud e del Nord hanno ribadito l’Accordo di non aggressione, che preclude l’uso della forza in ogni forma l’uno contro l’altro, e hanno concordato di aderire strettamente all’accordo.
  2. La Corea del Sud e del Nord hanno concordato di realizzare il disarmo in maniera graduale, in modo che la tensione militare sia alleviata e vi siano sostanziali progressi nella costruzione della fiducia militare.
  3. Durante quest’anno, che marca il 65mo anniversario dell’Armistizio, la Corea del Sud e del Nord hanno concordato di perseguire attivamente riunioni trilaterali, che coinvolgano le due Coree e gli Stati Uniti, o quadrilaterali, che coinvolgano le due Coree, gli Usa e la Cina, con l’obiettivo di dichiarare la fine della guerra e stabilire un permanente e solido regime di pace.
  4. La Corea del Sud e del Nord hanno confermato l’obiettivo comune di realizzare, attraverso la completa denuclearizzazione, una Penisola Coreana libera da armi nucleari. La Corea del Sud e del Nord hanno condiviso l’idea che le misure intraprese dalla Corea del Nord sono molto significative e cruciali per la denuclearizzazione della Penisola Coreana e hanno concordato di onorare i loro rispettivi ruoli e responsabilità a questo riguardo. La Corea del Sud e del Nord hanno concordato di cercare attivamente il sostegno e la cooperazione della comunità internazionale per la denuclearizzazione della Penisola Coreana.
  5. I due leader hanno concordato, attraverso riunioni regolari e conversazioni telefoniche, di avere discussioni frequenti e sincere su questioni vitali per la nazione, per rafforzare la fiducia reciproca e impegnarsi congiuntamente per rafforzare il momento positivo verso un continuo avanzamento delle relazioni inter-coreane, della pace, della prosperità e dell’unificazione della Penisola Coreana.

In questo contesto, il presidente Moon Jae-in ha concordato di visitare Pyongyang quest’autunno.

Vedi anche:

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  • Map of Korea By Map_of_korea.png: User:Yonghokim - derivative work: Valentim (talk) - Map_of_korea.png, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12014779 (137 kB)

Centoventi secondi

E siamo ritornati ai momenti più critici della Guerra Fredda. A quei due minuti a mezzanotte segnati nuovamente sull’Orologio dell’Apocalisse – quel quadrante simbolico alle cui lancette la Federation of Atomic Scientists ha affidato il compito di mostrare al mondo in modo comprensibile l’entità del disastro nucleare dando la percezione del tempo che rimane alla fine certa della vita sulla Terra. Lancette che si sono mosse indietro e avanti nel corso degli ultimi decenni sulla scia delle svolte in positivo o in negativo succedute via via nella sfida continua tra i possessori dell’atomica.

Dal prof. Alessandro Pascolini, Professore associato di Fisica Teorica presso l’Università di Padova e Vicepresidente di Isodarco, ecco qua una presentazione chiara ed efficace su quali siano stati gli input da cui gli scienziati hanno ricavato le passate e le attuali indicazioni date dalle lancette del Doomsday Clock.

 


120 secondi
2 minuti, ecco quanto manca oggi all’ora del giudizio

Alessandro Pascolini, Università di Padova

Le preoccupazioni quotidiane, i problemi immediati e più vicini ci fanno dimenticare o rimuovere i pericoli che tutta l’umanità sta correndo a causa della minaccia legata alla stessa presenza delle armi nucleari e ai cambiamenti climatici che stanno modificando le condizioni di vita sul nostro pianeta.Per esprimere in modo efficace l’urgenza del rischio nucleare e climatico attraverso una metafora immediatamente comprensibile a tutti (forse anche ai politici!) la Federation of atomic scientists ha scelto di indicare con le lancette di un orologio, il Doomsday Clock (“l’orologio del giudizio universale”), quanti minuti rimangano prima della mezzanotte antecedente al giorno del giudizio.

Questi scienziati, che per primi, già dal 1945, si sono posti l’obiettivo di combattere lo sviluppo delle armi nucleari, hanno trovato uno strumento per diffondere le loro analisi e proposte nel Bulletin of the atomic scientists, creato da Leo Szilard e Eugene Rabinowich. Ed è appunto il Bulletin che presenta in tutti i suoi numeri l’ora corrente del rischio nucleare, fissata annualmente dal suo Science and security board.

La prima indicazione, siamo nel 1947, fu di mezzanotte meno sette minuti: gli USA hanno deciso di rafforzare il monopolio delle armi nucleari, si sta accendendo la guerra fredda ed è fallito il tentativo del controllo internazionale dell’energia nucleare nell’ambito dell’apposita commissione creata dall’ONU.

Nel 1949, con l’acquisizione delle armi nucleari da parte dell’URSS, la situazione si aggrava e le lancette vengono portate a 3 minuti da mezzanotte. Un ulteriore aggravamento (e siamo a meno due minuti) si ha nel 1953 con la decisione, invano contrastata da larga parte della comunità scientifica, di procedere allo sviluppo delle armi termonucleari.

Nel corso degli anni, a fronte dell’evoluzione del confronto nucleare fra le superpotenze e la proliferazione ad altri paesi, l’orologio si è allontanato e avvicinato alla mezzanotte; il momento più sicuro si è avuto nel 1991 alla fine della guerra fredda (17 minuti da mezzanotte) per poi via via aggravarsi negli anni successivi di fronte all’incapacità del mondo politico internazionale di superare il confronto nucleare, risolvere i nuovi conflitti e di affrontare le problematiche legate al cambiamento climatico globale, fino a ritornare lo scorso anno a meno due minuti e mezzo.

Ieri, 25 gennaio, il gruppo internazionale di 20 esperti incaricato di muovere le lancette dell’orologio si è convinto dell’ulteriore aggravamento della situazione e ha ridotto di altri 30 secondi la distanza dalla catastrofe globale fino a due soli minuti, come nel 1953: la peggior situazione di sempre.

”Nel corso del 2017, i leader mondiali non hanno affrontato in modo efficace le esistenziali minacce della guerra nucleare e del cambiamento climatico, rendendo la sicurezza globale più pericolosa di quanto fosse lo scorso anno – mai così pericolosa dai tempi della guerra fredda.” I maggiori rischi vengono nel settore nucleare:

– I programmi nucleari della Corea del Nord sono ulteriormente progrediti nel 2017, con rischi per i paesi vicini, gli USA e la stessa Corea del Nord. Una retorica iperbolica e provocazioni da entrambe le parti hanno aumentato la possibilità di una guerra nucleare per accidenti o interpretazioni e calcoli errati.

– Gli Stati Uniti e la Russia sono rimasti in disaccordo, continuando esercitazioni militari lungo i confini della NATO, minando il trattato sulle forze nucleari a gittata intermedia (INF), modernizzando i loro arsenali nucleari e evitando negoziati per il controllo degli armamenti.

– Nella regione Asia-Pacifico, sono aumentate le tensioni sul mar cinese meridionale, con inadeguate relazioni tra Stati Uniti e Cina per ristabilire una situazione di sicurezza stabile.
– Nell’Asia meridionale, Pakistan e India hanno continuato a costruire arsenali di armi nucleari sempre più grandi e diversificati.

– In Medio Oriente, l’incertezza sulla continuità del supporto degli Stati Uniti per il lo storico accordo nucleare iraniano si aggiunge a un quadro alquanto fosco. “Definire terribile la situazione mondiale nucleare è capire il pericolo e la sua immediatezza.”

Sul fronte dei cambiamenti climatici, il pericolo potrebbe sembrare meno immediato, ma per evitare aumenti catastrofici di temperatura nel lungo periodo si richiede un’attenzione urgente ora.

Le emissioni globali di biossido di carbonio non hanno ancora mostrato l’inizio del deciso declino verso zero necessario per evitare un ancora maggiore riscaldamento. Le nazioni del mondo devono diminuire in modo significativo le loro emissioni di gas serra per mantenere i rischi climatici gestibili, e finora, la risposta globale è stata molto lontana dal soddisfare questa sfida.

Oltre ai domini nucleari e climatici, il cambiamento tecnologico sta creando problemi alle democrazie di tutto il mondo per come gli stati cercano e sfruttano l’opportunità di utilizzare le tecnologie informatiche come armi, tra campagne ingannevoli basate su internet volte a minare le elezioni e la fiducia popolare nelle istituzioni, essenziali per la libertà di pensiero e la sicurezza globale.

“Già queste pericolose situazioni per la sicurezza mondiale giustificano da sole lo spostamento delle lancette dell’orologio del giudizio verso mezzanotte.

Ma c’è stato anche un crollo nell’ordine internazionale che è stato pericolosamente esacerbato dalle recenti azioni statunitensi. Nel 2017, gli Stati Uniti si sono ritirati dal loro ruolo storico di leadership mondiale, riducendo il loro impegno a cercare un terreno comune e minando lo sforzo complessivo per risolvere le pressanti sfide della governance globale. Né gli alleati né gli avversari sono stati in grado di prevedere in modo affidabile le azioni degli Stati Uniti – o capire quando le dichiarazioni degli Stati Uniti sono reali, e quando sono pura retorica. La diplomazia internazionale è stata ridotta a insulti, conferendole un senso surreale di irrealtà che rende la situazione della sicurezza mondiale sempre più minacciosa.

A causa dello straordinario pericolo del momento attuale, il Science and security board oggi sposta la lancetta dei minuti del Doomsday Clock 30 secondi più vicino alla catastrofe. Siamo ora due minuti a mezzanotte, il valore più vicino al “giudizio”, come nel 1953, al culmine della Guerra Fredda.

Il Science and security board spera che questa reimpostazione dell’orologio venga interpretata esattamente come si intende come un avvertimento urgente del pericolo globale. Il tempo per i leader mondiali di affrontare il pericolo nucleare incombente e la continua marcia dei cambiamenti climatici è ormai passato da tempo. Il momento per i cittadini del mondo di richiedere tali azioni è ora.”

Il documento passa a esaminare in maggior dettaglio l’aumento del rischio che le armi nucleari possano venir usate, intenzionalmente o per errore e mis- interpretazioni, gli aspetti dell’inadeguata risposta al cambiamento climatico, i rischi globali delle tecnologie emergenti, incluso lo sviluppo di armi autonome e abusi dei progressi della biologia sintetica.

Il Science and security board osserva che “lo stato attuale estremamente pericoloso degli affari del mondo non deve necessariamente essere permanente. Esistono i mezzi per gestire le tecnologie pericolose e ridurre i rischi su scala globale; anzi, molti di loro sono ben noti e alla portata della società, se i leader prestassero la giusta attenzione a preservare le prospettive a lungo termine dell’umanità e se i cittadini imponessero loro di farlo.

Questo è un momento pericoloso, ma il pericolo è frutto delle nostre azioni. L’umanità ha inventato gli strumenti dell’apocalisse; così può inventare i metodi per controllarli e infine eliminarli. Quest’anno, i leader e i cittadini del mondo possono spostare il Doomsday Clock e il mondo lontano dalla metafora della mezzanotte della catastrofe globale adottando alcune azioni di buon senso.”

Fra le azioni vengo indicate come urgenti:
– Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe astenersi dalla retorica provocatoria nei confronti della Corea del Nord, riconoscendo l’impossibilità di prevederne le reazioni.
– I governi degli Stati Uniti e della Corea del Nord dovrebbero aprire una varietà di canali di comunicazione, militari e diplomatici.
– La comunità mondiale dovrebbe perseguire, come obiettivo a breve termine, la cessazione dei test nucleari e dei missili balistici della Corea del Nord.
– L’amministrazione Trump dovrebbe attenersi ai termini del Piano d’azione globale congiunto per il programma nucleare iraniano, a meno che non emergano prove credibili che l’Iran non rispetta l’accordo.
– Gli Stati Uniti e la Russia dovrebbero discutere e adottare misure per prevenire incidenti militari in tempo di pace lungo i confini della NATO.
– I leader statunitensi e russi dovrebbero tornare al tavolo dei negoziati per risolvere le divergenze sul trattato INF; cercare ulteriori riduzioni nelle armi nucleari; discutere di un abbassamento dello stato di allerta degli arsenali nucleari di entrambi i paesi; limitare i programmi di modernizzazione nucleare che minacciano di creare una nuova corsa agli armamenti nucleari; e per garantire che non vengano costruite nuove armi nucleari tattiche o a bassa resa e che le armi tattiche esistenti non vengano mai utilizzate sul campo di battaglia.
– I cittadini statunitensi, e di tutto il mondo, dovrebbero chiedere, con ogni mezzo legale, al loro governo azioni per il problema climatico.
– I governi di tutto il mondo dovrebbero raddoppiare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, al di là degli inadeguate condizioni dell’accordo di Parigi.
– La comunità internazionale dovrebbe stabilire nuovi protocolli per scoraggiare e penalizzare l’uso improprio della tecnologia informatica per minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni politiche, nei media, nella scienza e nell’esistenza della stessa realtà oggettiva.
– I paesi del mondo dovrebbero collaborare alla creazione di istituzioni specificamente incaricate di esplorare e affrontare gli abusi potenzialmente maligni o catastrofici delle nuove tecnologie, in particolare per quanto riguarda gli armamenti autonomi che prendono decisioni di “uccisione” senza supervisione umana e i progressi nella biologia sintetica che potrebbero, se mal utilizzati, rappresentare una minaccia globale.

Il documento conclude osservando che “il fallimento dei leader mondiali nell’affrontare le più grandi minacce per il futuro dell’umanità è deplorevole, ma il fallimento può essere invertito. Siamo passati a due minuti da mezzanotte, ma il Doomsday Clock ha ticchettato lontano da mezzanotte in passato, e durante il prossimo anno, il mondo potrà nuovamente allontanarlo dall’apocalisse.

L’avvertimento che ora invia il Science and security board è chiaro, il pericolo è ovvio e imminente. L’opportunità di ridurre il pericolo è altrettanto chiara.

Il mondo ha visto la minaccia rappresentata dall’abuso della tecnologia dell’informazione e ha assistito alla vulnerabilità delle democrazie alla disinformazione. Ma c’è un rovescio della medaglia all’abuso dei social media. I leader reagiscono quando i cittadini insistono che lo facciano, e i cittadini di tutto il mondo possono utilizzare il potere di Internet per migliorare le prospettive a lungo termine dei loro figli e nipoti. Possono insistere sui fatti e scartare le assurdità. Possono chiedere azioni per ridurre la minaccia esistenziale della guerra nucleare e del cambiamento climatico incontrollato. Possono cogliere l’opportunità di rendere il mondo più sicuro e più sano.”

Nota:
Il testo originale del rapporto, It is now two minutes to midnight, con le biografie dei membri del Science and security board, è reperibile sul sito del Bulletin of the atomic scientists all’indirizzo https://thebulletin.org/2018-doomsday-clock-statement
Per informazioni sulla modernizzazione delle forze nucleari mondiali vedi A. Pascolini, All’ombra dei missili in fiore. La modernizzazione (o riarmo?) nucleare, Scienza e pace VII(2), Research Paper n. 37, giugno 2016.


Vedi anche: