TPNW: nuovamente rimandato il Meeting degli Stati aderenti

Dopo l’iniziale spostamento della data, è adesso nuovamente rimandato il Meeting degli Stati aderenti al TPNW.

Nello stesso Trattato (articolo 8, paragrafo 2) era stato specificato che la convocazione del primo Meeting avrebbe dovuto avvenire entro un anno dalla sua entrata in vigore quindi già nello scorso mese di Gennaio. Scadenza già però posticipata al marzo prossimo.

Leggiamo dalle News nel sito icanw.org:

“Il primo Meeting degli States Parties era originariamente previsto per il 22-24 marzo a Vienna, ma a causa delle continue sfide del COVID-19, gli Stati aderenti hanno avviato un processo di consultazione sulle migliori date e formati per procedere con l’incontro. Oltre alle preoccupazioni per la salute, la decisione di rinviare è stata dettata anche dal desiderio degli Stati aderenti di garantire un incontro inclusivo, a cui la società civile possa partecipare pienamente, cosa che sarebbe stata molto più difficile in un formato limitato e online.”

Causa dell’ulteriore posticipo è quindi l’emergenza sanitaria quale stiamo vivendo da due anni a questa parte, ma anche l’importanza di una partecipazione “in presenza” delle molteplici istanze della Società Civile a corredo del Meeting. E dalle Nazioni Unite ecco l’annuncio ufficiale:

“Il 31 gennaio 2022, gli States Parties del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari hanno deciso di riinviare l’incontro, dal 22 al 24 marzo 2022, e di mantenere una riserva provvisoria per le date del 19-21 luglio 2022 presso l’Ufficio delle Nazioni Unite di Vienna per garantire che le date rimangano disponibili; autorizzano il Presidente designato e il Segretariato a continuare a esplorare le alternative; richiedono al Presidente designato e al Segretariato di riferire su eventuali opzioni alternative”

Quarantennale di IPPNW

In questo mese di quarant’anni fa, dal 5 al 7 dicembre, un piccolo gruppo di medici visionari si riunì presso l’Hotel Le Richemond a Ginevra per gettare le basi per quello che oggi è IPPNW. In questo primo incontro dei fondatori di IPPNW – i medici americani Bernard Lown, James Muller ed Eric Chivian e i medici sovietici Evgeny Chazov, Leonid Illyin e Mikhail Kuzin – decisero di mettere da parte politica e ideologia per affrontare la più grande minaccia per la vita umana di tutti i tempi.

Nacque così lo sforzo instancabile di IPPNW per sradicare le armi nucleari.

NOTA: Vedi anche: Così fermammo gli Euromissili


IPPNW resources:

www.facebook.com/ippnw
twitter.com/ippnw/
www.instagram.com/ippnw_central
www.youtube.com/user/IPPNWcentraloffice

E se…

Ecco il regalo natalizio che vorrei. Un’utopia da realizzare, sì. Aiutatemi, aiutateci tutti, al suo concreto sorgere.


Non è certo facile trovare l’atmosfera vera all’arrivo di questo Natale, che sia la nascita di Cristo o la “rinascita” della stagione e del tempo oltre il Solstizio d’inverno, non importa. E a prescindere dalla distorsione del suo significato, negli anni sempre più regalando il suo spazio al potere del denaro e agli obblighi del consumo.

Perché ancor più del passato ecco l’incertezza nel nostro vivere. Consapevolezze che cominciano a scaturire anche nel pensiero di chi non era ancora vigile all’ascolto delle vicende del mondo.

Cambiamento climatico, certo. Voci dalle moltitudini delle nuove generazioni, e dalle certezze allarmate di chi a lungo ha studiato flussi e malesseri dell’aria che respiriamo. Ma di sicuro meno avvertite, anche vicende ed eventi che dalla politica del mondo vanno aggiungendo nel cuore, ancora, incertezze e paure. La vita del pianeta appesa ad un filo.

Ché se dal clima impazzito – forse non più imbrigliabili i suoi effetti – l’umano via via potrà adeguarsi, altri eventi e catastrofi del prossimo futuro ancor più renderanno quasi impossibile la rinascita nel pianeta. L’urgenza qui diventa indispensabile.

 

E se…

Se si ascoltasse l’allarme che da anni – ma che dico, decenni – da diverse parti va arrivando? Se si leggessero le cifre dell’olocausto che le migliaia di ordigni, sì dell’atomica adesso io parlo, andrebbero a contare? Non parlo solo di guerre ipotizzate o addirittura desiderate da poveri leader dalla vista corta e la saggezza sconosciuta. Ché anche dal gioco di dadi di tecnologie incerte potrebbe arrivare la sorpresa.

Se la voce dei saggi, dei governi consapevoli (e nel mondo, sì, ce ne sono stati), delle Nazioni Unite ospitanti discussione e approvazione del desiderato Trattato, venisse ascoltata e concretizzata, governi dubbiosi e Stati nucleari. Se la consapevolezza e l’allarme venissero sempre più avvertiti. Sì, un’utopia da realizzare, e qua un pianeta che attende – miliardi gli umani e le vite pur animali o vegetali, armonia della Creazione in un remoto angolo dell’Universo, ma in un forse di assoluta disgregazione.

Se i falsi leader del mondo, illusi di potere e poveri di realtà, tornassero nella terra della ragione… riuniti insieme alle moltitudini di esseri dalla vita reale.

Ecco il regalo natalizio che vorrei. Un’utopia da realizzare, sì. Aiutatemi, aiutateci tutti, al suo concreto sorgere.

 

Roberto Del Bianco

 

______________________________

Alle soglie del conflitto tra India e Pakistan

Il rischio di un’escalation nucleare nel confronto territoriale che si è riacceso tra India e Pakistan. Un appello da IPPNW, l’Internazionale Medici per la prevenzione della guerra nucleare. Un invito alla sua divulgazione da parte delle testate e i media italiani.


Malden, MA – L’Organizzazione internazionale dei Medici per la Prevenzione della guerra nucleare (IPPNW) invita il Primo Ministro indiano Narendra Modi e il Primo Ministro pakistano Imran Khan a prendere provvedimenti immediati per ridurre le tensioni nella contestata regione del Kashmir e ridurre il grave pericolo di guerra nucleare.
I recenti atti di terrorismo e le incursioni militari nel territorio a lungo conteso hanno esacerbato un conflitto che minaccia di coinvolgere questi due Paesi in una quinta e, probabilmente, ultima grande guerra dai tempi della loro suddivisione.

Entrambi i paesi si sono scambiati minacce di ritorsione nucleare. È così che inizia una guerra nucleare.

Il Dr. Ira Helfand, Co-Presidente americano di IPPNW e autore di Nuclear Famine: Two Billion People at Risk – Global Impacts of Limited Nuclear War on Agriculture, Food Supplies, and Human Nutrition, avverte che un lancio incrociato di armi nucleari tra i due Paesi non solo ucciderebbe rapidamente milioni di persone nella regione, ma causerebbe “una catastrofe globale senza precedenti”. La fuliggine risalita nell’alta atmosfera a seguito delle tempeste di fuoco create dalle esplosioni nucleari perturberebbe gravemente il clima globale, provocando una carenza di grano in tutto il mondo e carestie globali che colpirebbero più di un quarto della popolazione mondiale.

Dal 1998, quando i governi di India e Pakistan hanno assunto decisioni fatidiche per testare armi nucleari, entrambi i Paesi sono stati coinvolti in una corsa agli armamenti nucleari in stile Guerra Fredda. I tempi di volo missilistici tra Delhi e Islamabad sono solo da tre a cinque minuti e c’è il rischio costante di guerra nucleare per incidenti, errori o calcoli errati.

Il Dr. Arun Mitra, Co-Presidente indiano di IPPNW, ha dichiarato: “L’India e il Pakistan devono interrompere lo scontro di confine prima che il mondo ne venga fagocitato. I leader di entrambe le parti devono sedersi al tavolo dei negoziati per risolvere definitivamente i loro problemi e prendere provvedimenti immediati per ridurre ed eliminare la minaccia che le loro armi nucleari rappresentano per tutta l’umanità”.

IPPNW sta lavorando in concerto con la Campagna Internazionale per l’Abolizione delle armi nucleari e con le maggiori federazioni sanitarie globali, per promuovere il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari. Il “Ban Treaty” aperto alla firma presso le Nazioni Unite nel settembre 2017 entrerà in vigore una volta che 50 nazioni abbiano ratificato o aderito ad esso. Ci sono attualmente 70 firmatari e 22 Stati aderenti. Il Sudafrica, l’unico Paese ad aver sviluppato e poi distrutto le sue armi nucleari, è stato l’ultimo ad aderire al trattato solo pochi giorni fa.

“Fino a quando tutti gli stati dotati di armi nucleari, tra cui India e Pakistan, si conformeranno ai divieti enunciati nel Trattato ed elimineranno le loro armi nucleari”, ha detto il dottor Helfand, “il mondo intero rimarrà a rischio di una catastrofica guerra nucleare dalla quale non ci sarà ripresa “.
###

Loader Loading...
EAD Logo Taking too long?

Reload Reload document
| Open Open in new tab

Download [162.00 B]

______________________________

Comunicato di IPPNW sulla decisione di uscita dal Trattato INF

Dopo l’intenzione del presidente Trump di uscire dagli accordi del Trattato INF, dal Board di IPPNW è rilasciato questo comunicato stampa:


For Immediate Release.

In un mondo già teso per le intenzioni dei Nuclear States e per la loro continua modernizzazione delle armi nucleari, l’annuncio dell’Amministrazione Trump che si ritirerà dallo storico Trattato INF è una notizia grave e sgradita.

“E ‘molto inquietante che un altro traguardo conquistato per limitare gli schieramenti di armi nucleari – un trattato che ha segnato l’inizio della fine della Guerra Fredda e per il quale la IPPNW ha partecipato alla campagna per tutti gli anni ’80 – possa essere messo da parte dal presidente Trump nello stesso momento in cui gli Stati Uniti stanno ufficialmente lasciando l’accordo sul nucleare iraniano”, ha affermato il presidente del Board di IPPNW, il norvegese dott. Bjorn Hilt.

Il grande perdente nel nuovo confronto Est-Ovest potrebbe essere l’Europa. Prima della conclusione del Trattato INF, 30 anni fa, vi era tra le maggiori potenze una corsa incontrollata agli armamenti. Se fosse scoppiata la guerra nucleare, intenzionalmente o accidentalmente, probabilmente sarebbe iniziata in Europa e avrebbe cancellato le nazioni situate sulla linea tra i due blocchi. La firma dello storico trattato INF nel 1987 da parte del presidente Reagan e del segretario Gorbaciov sollevò alcuni dei pericoli immediati. La sua imminente fine minaccia una ricaduta in una nuova Guerra Fredda, con l’Europa di nuovo a Ground Zero.

“Sia gli Stati Uniti che la Russia posseggono una parte della colpa di questa situazione, con l’accusa che ognuno di questi ha violato il trattato”, ha affermato il dott. Alex Rosen, Presidente di IPPNW Germania. “I recenti ammodernamenti degli arsenali nucleari di entrambe le parti, in particolare lo sviluppo di missili da crociera a medio raggio, ma anche l’istituzione di un sistema di difesa missilistica da parte degli Stati Uniti in Romania e Polonia e lo spiegamento russo di missili a corto raggio a Kaliningrad contraddicono chiaramente lo spirito dell’accordo INF. È tempo di sistemare queste domande al tavolo dei negoziati. “

Citando il desiderio espresso dal presidente Putin e dal presidente Trump in diversi momenti della loro carriera di negoziare l’abolizione totale delle armi nucleari, IPPNW ha invitato i due leader, anziché a porre fine a un trattato di limitazione delle armi nucleari, ad avviare una più ampia discussione sui loro arsenali.

Il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), adottato lo scorso anno dalle Nazioni Unite con il voto 122-1-1, dovrebbe fornire il punto di partenza per tali discussioni. La Campagna Internazionale per l’abolizione delle Armi Nucleari (ICAN), co-fondata da IPPNW nel 2007, ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace 2017 per il suo lavoro nella promozione del TPNW, attraverso il quale la maggioranza delle nazioni ha chiesto l’abolizione totale delle armi nucleari.

“Queste nazioni e i popoli del mondo stanno mandando un chiaro segnale ai ‘Nuclear States’ per porre l’attenzione al loro obbligo di disarmo completo secondo il Trattato di non proliferazione nucleare (NPT) che ha 50 anni”, ha detto il co-presidente dell’IPPNW. Ira Helfand. La Campagna ‘Back from the Brink’ negli Stati Uniti delinea le misure che potrebbero essere prese dal Congresso e dal Presidente degli Stati Uniti, se desiderano essere dei veri leader nell’evitare la guerra nucleare.

Questo non dovrebbe essere un problema di parte. Come disse il Presidente Reagan, ‘la guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta’. In un momento in cui abbiamo disperatamente bisogno di passi in avanti verso il disarmo, ritirarsi dal trattato INF sarebbe un grosso passo indietro”.

______________________________