E’ adesso pubblicato sulle pagine online della Rivista del Centro Studi “Città della Scienza” (www.cittadellascienza.it) il discorso tenuto il 10 dicembre scorso dal dott. Di Paolantonio all’Assemblea generale dell’Ordine dei medici di Teramo. Un intervento che ha in parte ripercorso gli sforzi dell’IPPNW nel conseguimento del disarmo atomico, premessa necessaria per l’invito, che è insieme un appello, ai numerosi medici presenti al convegno.
“Il medico, che ha come propria missione la cura della salute, definita dall’Agenzia delle Nazioni Unite per la Salute come lo stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, e che si trova a fronteggiare tutti i giorni l’impatto che la crisi economica e l’uso distorto di risorse hanno sulla salute dei propri assistiti e sulla sostenibilità dello stesso servizio sanitario, ha il dovere di alzare il tiro della propria missione, aiutando la propria comunità scientifica, istituzionale, politica e culturale a capire tutta l’urgente necessità di un nuovo modo di pensare alla pace ed alla guerra, a partire dalla necessità urgentissima di abolire le armi nucleari e con esse la follia nucleare, ridistribuendo risorse e quindi speranze di vita e di futuro per i nostri pazienti, per i nostri figli, e per tutti noi.”
Enormi quantità di risorse sono attualmente impiegate per la ricerca e lo sviluppo, la gestione e l’ammordernamento delle migliaia di ordigni nucleari tuttora presenti negli arsenali di nove nazioni. Risorse che si intrecciano con i movimenti finanziari operati da numerosi Istituti bancari che vedono in esse un notevole aiuto nel clima di crisi globale in atto. Denaro e potere che rimangono ciechi di fronte al rischio costante di un conflitto atomico, anche innescato per errore.