Intervento del Dr. Di Paolantonio alla Camera dei Deputati

Roma, Camera dei Deputati, Sala Tatarella, 9 novembre 2017

 

Cari Amici,

Ringraziamo innanzitutto il PNND ed il sen. Roberto Cotti per l’invito, e proviamo a dare il nostro fattivo contributo alla vostra discussione.

L’urgenza del disarmo nucleare è sotto gli occhi di tutti, tanto che il Comitato Nobel Norvegese ha voluto assegnare il Premio Nobel per la Pace per il 2017 a noi, ICAN, International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari, fondata nel 2007 dall’International Physicians for the Prevention of Nuclear War, Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare, organizzazione Premio Nobel per la Pace 1985, di cui presiedo la Sezione Italiana.

Il Premio ci è stato assegnato per essere storicamente riusciti ad ottenere alle Nazioni Unite, dopo una vasta e lunga iniziativa globale che si è fondata sulla stretta collaborazione tra Internazionale Medici e Comitato Internazionale della Croce Rossa/Mezza Luna Rossa, partita proprio da Roma nell’aprile 2010, la Conferenza ed il Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari.

Vengo al dunque.

Nella dichiarazione del Comitato Nobel di assegnazione del Premio si fa esplicito riferimento all’urgenza data dall’aggravarsi della situazione di crisi in atto attorno al rapido sviluppo del programma nucleare nordcoreano ed alla effettiva minaccia di una guerra nucleare.

Analogamente, trent’anni fa, quando attribuirono il Premio all’IPPNW, focalizzarono il ruolo da noi avuto nella ripresa del dialogo USA/URSS sull’impellente necessità dello smantellamento delle armi nucleari intermedie dall’Europa, che effettivamente si ebbe due anni dopo. Solo trent’anni dopo abbiamo potuto rivelare che grazie ad una ricerca italiana quei colloqui e quel Trattato INF partirono dal concetto di guerra nucleare non intenzionale, cioè per errore tecnico o umano, o per uso terroristico delle armi nucleari.

Rileggendo quindi la dichiarazione relativa al Premio Nobel per la Pace di quest’anno, e difronte alla gravità della minaccia effettiva e concreta di una guerra nucleare tra USA e Corea del Nord, la Sezione Italiana dell’IPPNW, Affiliata Italiana di ICAN, si sente in dovere, nella sede del Parlamento Italiano, di proporre una missione a Pyongyang per illustrare i concetti scientifici di Fame Nucleare ed Inverno Nucleare che sono stati alla base dell’iniziativa globale che ha portato al Trattato che dopo armi chimiche, batteriologiche, mine, armi a grappolo, mette al bando anche e finalmente le stesse armi nucleari.

La costituzione italiana si basa sul lavoro, la salute e la pace.

L’IPPNW ha da molto tempo indicato la pace attraverso la salute come la propria fondamentale road map, su cui abbiamo costruito anche il percorso verso l’effettiva abolizione delle armi nucleari.

Chiediamo pertanto ai nostri interlocutori di oggi di costruire una iniziativa in questo senso, per illustrare in spirito di pacificazione, ad uno dei due diretti interlocutori della grave crisi in atto, l’impatto umanitario catastrofico che una guerra nucleare anche limitata avrebbe, portando a morte (per i fenomeni climatici e biologici sopra ricordati) circa due miliardi di persone nel medio periodo, in entrambi gli emisferi del pianeta.

Un ex Direttore dei Laboratori di Los Alamos ha recentemente dichiarato che occorre stabilire al più presto una linea rossa tra Corea del Nord e Stati Uniti per evitare l’innesco non intenzionale di una guerra nucleare per incidenti ai confini dello spazio aereo.

La missione che proponiamo rappresenterebbe già un successo se contribuisse indirettamente o direttamente, illustrando i concetti di Inverno Nucleare, Fame Nucleare e Guerra Nucleare Non Intenzionale, a sollecitare lo sviluppo di un simile canale d’emergenza di comunicazione tra Stati nucleari contrapposti.

Grazie per l’attenzione

 

Dott. Michele Di Paolantonio
Presidente dell’AIMPGN (IPPNW Italy)
Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare
www.ippnw-italy.org
organizzazione Premio Nobel per la Pace


Qui sotto il testo in inglese:

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