ICAN saluta l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace all’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC)

OPCW_logo_webLa Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari (ICAN) saluta l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace all’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC). Dalla sua creazione nel 1997, attraverso continui sforzi nel sottolineare l’orrore di queste armi di distruzione di massa e tramite il proprio impegno verso i principi umanitari, OPAC è riuscita ad assicurare che 189 Stati divenissero parti alla Convenzione sulle Armi Chimiche, nonchè la distruzione di quasi l’80% della riserva mondiale di armi chimiche. OPAC ha avuto successo nello stabilire una efficace norma internazionale contro queste armi orribili e ha contribuito a proteggere i principi umanitari in guerra.  Le recenti reazioni all’uso di armi chimiche in Siria dimostrano la forza e la natura incontestabile di tale norma. Il successo di OPAC comprova che quando vi è la volontà politica di proteggere e preservare i principi umanitari, la comunità internazionale può produrre un progresso reale nella spinta per un mondo senza armi di distruzione di massa.

Come affermato nell’annuncio del premio, il Comitato Norvegese per il Nobel ha sottolineato, tramite numerosi premi, la necessità di abolire le armi nucleari.  Così come per le armi chimiche, il processo di delegittimare le armi nucleari come uno strumento di potere è cruciale per la loro eliminazione e uno strumento legale che bandisca il loro possesso e il loro uso è un elemento necessario per portare avanti questo processo.

Un trattato internazionale per bandire le armi nucleari chiuderebbe l’attuale deficit giuridico, aumenterebbe il marchio negativo associato a queste armi e fornirebbe una soluzione a lungo termine al problema delle armi nucleari. Il divieto sulle armi nucleari è atteso da lungo tempo ma un numero crescente di Stati sta riconoscendo la necessità di bandire l’ultima arma di distruzione di massa e di creare un regime efficace e universalmente vincolante. Questo strumento colmerebbe finalmente tale lacuna, renderebbe illegale il possesso e l’uso di armi nucleari, ricomporrebbe una sconfitta durata per più di sette decenni e demistificherebbe le armi nucleari per ciò che realmente sono, non strumenti di potere e prestigio, ma minacce di guerra che devono essere proibite.

“OPAC ha contribuito a stabilire un’efficace norma internazionale contro queste orribili armi. La scelta del Comitato Norvegese per il Nobel è un duro monito a non indugiare nel liberare il mondo dalle armi di distruzione di massa. Alle armi nucleari non deve essere dato un lasciapassare in questa realtà. Come la Convenzione sulle Armi Chimiche e l’OPAC hanno indicato, i trattati di divieto sono necessari per facilitare l’eliminazione delle armi di distruzione di massa. Questa è anche la via da seguire per le armi nucleari” dice Beatrice Fihn, membro dell’ICAN International Steering Group.


NOTA: Tradotto da Maria Vittoria Zecca del Team Traduttori dell’associazione PeaceLink


Armi di Distruzione di Massa

E’ ben meritato il riconoscimento assegnato a OPCW, Organization for the Prohibition of Chemical Weapons, per i suoi sforzi nell’eliminazione e distruzione degli arsenali chimici detenuti da numerosi Stati. E’ stata una scelta importante e sicuramente utile poiché potrebbe anche dare spinta ad altre azioni di Ban the bombs. Ricordiamo la presenza dei 19000 ordigni nucleari, ricordiamo la possibile esistenza di armi batteriologiche… tutte queste, Armi di Distruzione di Massa, accomunate dalla comune facoltà – a prescindere dagli effetti diversificati ma spaventosi – di colpire tutto e tutti senza distinzione alcuna, fino alla cessazione possibile dell’intera vita sul pianeta.

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