A New York l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato lo storico e rivoluzionario Trattato sul Commercio delle Armi con 154 voti favorevoli, 3 contrari e 23 astenuti. Il Trattato implica l’inserimento nella nuova legislatura internazionale di un insieme di leggi chiare che regolano la compravendita di armi e munizioni su scala mondiale.
Per anni la delegazione dell’IPPNW ha lavorato senza sosta su questo trattato. Migliaia di membri di tutto il mondo hanno contribuito all’ottenimento di questo risultato scrivendo lettere, facendo telefonate, firmando petizioni e interloquendo con i governi nelle proprie aree geografiche di riferimento e nelle sedi ONU. In qualità di medici professionisti, abbiamo dato costantemente voce alla salute pubblica a livello nazionale, regionale e internazionale. Come unica organizzazione sanitaria all’interno di una coalizione di dimensioni considerevoli composta da diverse ONG, IPPNW ha avuto un ruolo chiave.
I medici nigeriani Emeka Okolo e Omolade Oladejo, membri di IPPNW, si trovavano presso la sede dell’ONU insieme a numerosi colleghi appartenenti ad altre ONG, felici per l’esito registrato, al fine di essere testimoni oculari di quest’evento storico, mentre molti di noi seguivano gli aggiornamenti da lontano su webtv.un.org. Dopo più di un decennio siamo convinti che, una volta messo in pratica, il trattato salverà un numero infinito di vite per gli anni a seguire.
“IPPNW ha partecipato allo storico meeting tenutosi a New York nel 1997 cui ha preso parte un piccolo gruppo di insigni Premi Nobel, riuniti da Oscar Arias; in quell’occasione è stato fatto appello a un codice internazionale di condotta nel commercio delle armi di cui avrebbe tratto beneficio tutta l’umanità”, ha detto il dott. Robert Mtonga, co-presidente e capo della delegazione dell’IPPNW.“Dopo 15 lunghi anni e milioni di persone uccise, mutilate o traumatizzate dalla violenza delle armi, possiamo considerarci appagati del fatto che le nazioni riunite in Assemblea abbiano promulgato un trattato sul commercio delle armi a base umanitaria. Non si tratta di un testo perfetto ma, preso nell’insieme, è rivoluzionario per lo scopo; speriamo che i vari paesi possano applicarlo nel modo più esauriente possibile”.
Dopo quanto successo la scorsa settimana con l’Iran, la Siria e la Corea del Nord che hanno impedito il raggiungimento del quorum all’ultima giornata della Conferenza Diplomatica sul Trattato sul Commercio delle Armi tenutasi dal 18 al 28 marzo scorso, i medici dell’IPPNW hanno temporeggiato nel twittare i risultati delle negoziazioni relative al Trattato.
“Come medici siamo stati coinvolti in questo processo a causa delle conseguenze devastanti della violenza armata. Si tratta di una potente presa d’atto come dimostra l’inclusione nel trattato di tematiche quali il riguardo verso i diritti umani, la violenza di genere e altri aspetti umanitari”, dice il dott.Ogebe Onazi, consigliere nigeriano dell’IPPNW, partecipante attivo nel processo del Trattato del Commercio delle Armi presso le sedi delle Nazioni Unite e nel proprio paese natio. La d.ssa Shannon Gearhart, membro della delegazione IPPNW, attivista del PSR, ha commentato dagli USA: “Come professionisti sanitari siamo in prima linea nel tentativo di salvare le vite di vittime della violenza delle armi. Adesso che abbiamo finalmente ottenuto il trattato, dovrebbe essere più difficile per i terroristi di tutto il mondo ottenere queste armi che causano un tale squallore”.
Il dott. Emeka Okolo, un altro medico nigeriano che ha partecipato alle tante settimane di lavoro, distribuite in diversi anni, partecipando ai meeting di preparazione al Trattato sul Commercio delle Armi presso le Nazioni Unite, ha detto: “Con un trattato come questo so che i gruppi operanti in Nigeria saranno a corto di armi e munizioni … Vedo l’inizio della fine dell’ingiusto spreco di vite umane e di risorse. I “cattivi ragazzi” esistono per questo”.
Il dott. Mtonga ha così concluso: “E’ molto probabile che questo trattato ridurrà verosimilmente il numero delle ore che trascorrerò in sala operatoria”.
Ancora non è finita. Abbiamo bisogno dell’aiuto dei membri IPPNW di tutto il mondo per spingere i propri governi a sottoscrivere e applicare il trattato!
Il monitoraggio in itinere sarà altrettanto necessario una volta ratificato.
Note:
Per ricevere informazioni su come attivarsi, contattate Maria Valenti all’indirizzo:
Per vedere il testo definitivo del Trattato, visitate il sito delle Nazioni Unite:
http://www.un.org/disarmament/ATT/docs/Draft_ATT_text_27_Mar_2013-E.pdf
Per visualizzare i voti definitivi dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, cliccate su questo link:
Traduzione dall’inglese a cura di Valentina Di Bennardo (team traduttori di Peacelink)