10° SUMMIT MONDIALE DEI PREMI NOBEL PER LA PACE
(Berlino, 10-11 novembre 2009)
I Premi Nobel per la Pace, rappresentanti di organizzazioni non governative e rappresentanti dei giovani, riunitisi a Berlino il 10 ed 11 novembre 2009, esaltando le storiche implicazioni della caduta del Muro di Berlino e gli sviluppi globali che si sono avuti nei venti anni trascorsi da allora, fanno appello alla comunità internazionale per abbattere muri nazionali, internazionali, personali ed istituzionali,
Muri che si alzano sulla via di un mondo libero dalle armi nucleari,
- raggiungendo un passaggio da una militarizzazione contro-produttiva ed eccessiva ad una sicurezza collettiva basata su iniziative di cooperazione per fronteggiare minacce globali,
- sviluppando pienamente gli obblighi di non proliferazione e disarmo sotto il Trattato di Non Proliferazione, e tutti gli altri accordi internazionali sulle armi nucleari da parte di tutti i membri della comunità internazionale,
- negoziando una nuova convenzione per la eliminazione universale e verificabile delle armi nucleari,
- sostenendo la conclusione di successo dell’iniziativa del Presidente Obama e del Presidente Medvedev nell’adozione di un nuovo accordo sul disarmo nucleare e di un suo favorevole sviluppo,
- sostenendo il piano in cinque punti del Segretario Generale delle Nazioni Unite sul disarmo nucleare,
- affrontando le cause scatenanti di conflitti regionali e globali per assicurare che la sicurezza di tutti gli Stati possa essere salvaguardata senza armi nucleari,
muri tra ricco e povero,
- mobilitando tutte le risorse necessarie nazionali ed internazionali per ottenere il pieno progresso verso gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, e
- utilizzando la corrente crisi finanziaria per costruire un nuovo sistema economico globale che sia sostenibile per l’intera umanità;
muri tra comunità culturali, religiose, ed etniche
- facendo appello all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite perchè convochino una conferenza internazionale sui diritti delle minoranze, con lo sguardo al rafforzamento delle protezioni dei diritti delle minoranze religiose, culturali e linguistiche;
muri che si alzano sulla via del cruciale bisogno di combattere i cambiamenti climatici
- assicurando il successo della prossima conferenza di Copenaghen garantendo un fermo impegno internazionale per un’efficace azione globale, e
- assicurando uno sviluppo sostenibile che permetterà all’umanità di vivere in armonia con il fragile ambiente globale, reciprocamente;
muri tra generazioni
- coinvolgendo efficacemente giovani ed organizzazioni giovanili nelle decisioni concernenti il loro futuro, e assicurando un dialogo attivo e la comunicazione tra generazioni per raggiungere una giustizia intergenerazionale.
Il Summit inoltre chiama la comunità internazionale a costruire ponti basati sui nostri comuni valori, visioni ed umanità. Esso fa anche appello a tutto il popolo di mostrare amore, compassione e tolleranza nelle loro relazioni reciproche. In questo spirito noi impegnamo noi stessi alla Carta per un Mondo snza Violenza che articola la nostra visione per un mondo di pace e giustizia.