NPT. Un quiz

NPT2015Potete elencare gli Stati nucleari “ufficiali” aderenti al NPT? Se avete detto Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia e Cina … vi sbagliate.
No, questa non era una domanda trabocchetto che avesse qualcosa a che fare con la Corea del Nord. Il fatto è che il Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari non contiene una sola parola che conferisca alcun tipo di status speciale ai suoi cinque membri dotati di armi nucleari.
Non compare mai la parola “ufficiale”. E nemmeno la parola “riconosciuto”. Né qualsiasi altra parola che alluda anche solo alla nozione che questi cinque Stati abbiano un diritto, temporaneo o meno, sulle armi nucleari che avevano quando hanno aderito al trattato (Francia e Cina non furono nemmeno Stati membri fino al 1992).
Gli Stati dotati di armi nucleari sono citati solo due volte, e mai per nome, lungo l’intero testo del TNP. L’Articolo IX ne dà una definizione generica: “Ai fini del presente trattato, lo Stato dotato di arma nucleare è uno che ha fabbricato e fatto esplodere un ordigno nucleare o altro dispositivo esplosivo nucleare prima del 1° gennaio 1967”.
Poi, naturalmente, c’è l’articolo VI, che dice: “Tutte le parti del trattato [non solo le parti dotati di armi nucleari, sia chiaro] si impegnano a perseguire negoziati in buona fede su misure efficaci relative alla cessazione della corsa agli armamenti nucleari in una data ravvicinata e al disarmo nucleare, e su un trattato per un generale e completo disarmo sotto stretto ed efficace controllo internazionale”.
Questo è tutto. Non vi è mai un’espressione all’interno del Trattato che dica o possa essere interpretata nel senso che le armi nucleari detenute da questi cinque Stati diano diritto a una sorta di “paternità” che le renda ammissibili, o addirittura tollerate per un periodo indefinito. Se vi accorgete che state utilizzando queste parole o altre che trasmettano la stessa falsa impressione, cercate di eliminarle dal vostro glossario personale dei termini nucleari.
Mentre sono sull’argomento, continuiamo a sentire da alcuni Stati, in occasione della Conferenza di revisione del TNP e altrove, che non supporteranno un Trattato sulla messa al bando, perché potremo eliminare le armi nucleari solo se essi si “impegnano” con gli Stati nucleari.
Non hanno notato che questo è esattamente quello che stiamo facendo? Certo, gli Stati dotati di armi nucleari non vogliono avere nulla a che fare con la negoziazione di una messa al bando – il che dimostra la sua efficacia. “Impegno”, per i 5 Stati nucleari e per quelli menzionati sopra (N.D.T. “donnole” nel testo originale), vuol dire lasciar definire loro i termini e i tempi del disarmo nucleare, e non smuovere le acque con richieste fuorvianti e “irrealistiche”.
Una volta che lo avessimo, tuttavia, il Trattato di messa al bando fisserebbe nuove regole per l’impegno. Esso informerebbe gli Stati dotati di armi nucleari che diventano fuorilegge e che dovrebbero “impegnarsi” con quel trattato per diventare rispettabili cittadini del mondo rispettosi della legge – che piaccia o no.
Secondo me, gli Stati dotati di armi nucleari, per loro disappunto, non sono mai stati così richiamati ad un impegno dalla fine della Guerra Fredda. Il Movimento sugli effetti umanitari dell’impatto nucleare, il Giuramento austriaco e la Campagna per un Trattato di messa al bando, sono stati gli agenti per tale impegno.
Questo è ufficiale.
 
Nota: Traduzione italiana dall’articolo di John Loretz “An NPT pop quiz”

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